Progetti per organizzazioni della società civile in aree interne e remote

Quanto finanzia

Richiesta minima
N/D
Richiesta massima
30.000,00 €

Descrizione del Bando

L’obiettivo del presente bando è sostenere iniziative volte a prevenire e contrastare la violenza di genere in ogni sua forma.
Gli ambiti prioritari d’intervento sono:

  1. prevenzione primaria e contrasto agli stereotipi e alle disuguaglianze di genere;
  2. sostegno a donne che subiscono violenza di genere, con particolare riguardo a forme di violenza meno considerate o emergenti (es. mutilazioni genitali femminili, violenza digitale, donne in fuga da conflitti armati);
  3. supporto all’empowerment socioeconomico di donne in fuoriuscita da percorsi di violenza.
    Per quanto riguarda gli ambiti numeri 2 e 3, sarà data priorità alle proposte progettuali aventi come destinatarie finali le donne che hanno subito violenza.
    Gli interventi dovranno essere implementati in Italia ed includere una o più delle seguenti macro-attività:
    a) attività di prevenzione primaria e contrasto alla violenza, incluse le forme meno note (es. violenza online, violenza subita da donne in fuga da guerre, violenza economica, pratiche lesive, violenza istituzionale, etc.);
    b) interventi volti a promuovere e/o rafforzare le reti e partnership antiviolenza, il loro funzionamento e le competenze dei soggetti che le compongono (organizzazioni della società civile, enti del settore pubblico e/o privato e altri stakeholders rilevanti);
    c) attività di monitoraggio e analisi delle politiche e attività europee e internazionali in materia di prevenzione e contrasto alla violenza maschile sulle donne;
    d) interventi per promuovere l’implementazione e/o l’adozione di norme, regolamenti e sentenze per prevenire e contrastare la violenza contro le donne, includendo anche le forme meno indagate di violenza maschile contro le donne (es. violenza economica, violenza online, pratiche lesive);
    e) azioni di lobby e advocacy per influenzare politiche pubbliche e processi decisionali, riguardanti l’implementazione, la revisione e/o l’adozione di norme e politiche comunali, regionali, nazionali o europee in materia di prevenzione e contrasto alla violenza maschile sulle donne;
    f) attività di ricerca e analisi su forme meno indagate di violenza maschile contro le donne (es. violenza economica, violenza online, pratiche lesive), mappatura degli interventi di prevenzione di tali forme di violenza e/o dei servizi rivolti alle vittime di tali forme di violenza per informare le politiche e le azioni nazionali ed europee in materia di prevenzione e contrasto della violenza maschile contro le donne;
    g) servizi di supporto per donne che hanno subito violenza sensibili al genere e rispondenti ai loro specifici bisogni intersezionali, tra cui consulenza psicologica, sanitaria, legale, attività per l’indipendenza socioeconomica (es. progetti di educazione finanziaria, soluzioni innovative per l’autonomia abitativa), azioni di formazione e mentoring per donne in percorsi di fuoriuscita dalla violenza, ma anche per datrici/ori di lavoro e rappresentanti sindacali per rendere i luoghi di lavoro “sicuri” e liberi da molestie e violenza;
    h) attività di sensibilizzazione e informazione rivolte alla cittadinanza in generale o a target specifici (es. utenti mezzi di trasporto, studenti universitari, avventori/trici di locali pubblici, partecipanti a concerti, tifosi/e sportivi/e, etc.) in qualità di potenziali spettatori/trici di atti di violenza per favorire il riconoscimento di possibili segnali e intervenire per prevenirli; azioni di mobilitazione comunitaria con il coinvolgimento diretto di specifici target group (mediatrici e mediatori culturali, leader di comunità, etc.);
    i) azioni innovative di sensibilizzazione e/o formazione per prevenire e contrastare i pregiudizi e gli stereotipi di genere, in particolare quelli legati alla mascolinità, per cambiare norme, atteggiamenti e comportamenti che possono incentivare, giustificare o minimizzare la violenza, sia offline che online, anche attraverso il coinvolgimento di ragazzi e uomini;
    j) attività rivolte a ragazzi e uomini per prevenire la violenza contro le donne, inclusa la possibilità di recidiva.

A chi si rivolge

Sia il soggetto responsabile che il partner dovranno rientrare in una delle seguenti categorie in aggiunta ai criteri specifici di ammissione:
• Enti del Terzo Settore (ETS) non societari così come definiti dal D. Lgs. 117/2017 Codice del Terzo Settore e successive modifiche;
• Fondazioni, associazioni riconosciute e non riconosciute, comitati, non ETS (artt. 14-39 c.c.).

Spese Ammissibili

Le spese relative al progetto realizzato tramite il contributo sono ammissibili quando:
a) Realmente sostenute e chiaramente riferibili al progetto
b) In linea con il budget approvato e in particolare con le finalità e i contenuti del progetto presentato e approvato
c) Riferibili temporalmente al periodo di attuazione del progetto (dalla data d’avvio alla data di conclusione del progetto)
d) Giustificate da fatture, o equivalenti, leggibili e fiscalmente validi
e) Sostenute dai soggetti del partenariato indicati nel formulario di progetto approvato.
f) Le spese di trasferta (trasporto, vitto e alloggio) sono riferibili solamente alle persone che prendono parte alle iniziative del progetto
g) L'IVA può essere inserita in rendiconto solo se rappresenta un costo per l'ente (SR o Partner) quindi se è totalmente o parzialmente indetraibile
h) Le spese eventualmente sostenute dal partner del progetto andranno documentate con le stesse modalità previste per il soggetto responsabile.

Toscana, Molise, Marche, Abruzzo, Umbria, Veneto, Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Campania, Italia, Sicilia, Emilia-Romagna, Trentino-Alto Adige, Sardegna, Liguria, Puglia, Valle d'Aosta, Lombardia, Lazio, Calabria, Piemonte

Specifiche

Dotazione:
750.000,00 €
Scadenza: 
6 luglio 2024
Minimo: 
N/D
Massimo:
30.000,00 €

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Progetti per organizzazioni della società civile in aree interne e remote

Specifiche

Codice:
SoPr1108
Dotazione:
750.000,00 €
Scadenza: 
6 luglio 2024

Quanto finanzia

Richiesta minima

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Descrizione del Bando

L’obiettivo del presente bando è sostenere iniziative volte a prevenire e contrastare la violenza di genere in ogni sua forma.
Gli ambiti prioritari d’intervento sono:

  1. prevenzione primaria e contrasto agli stereotipi e alle disuguaglianze di genere;
  2. sostegno a donne che subiscono violenza di genere, con particolare riguardo a forme di violenza meno considerate o emergenti (es. mutilazioni genitali femminili, violenza digitale, donne in fuga da conflitti armati);
  3. supporto all’empowerment socioeconomico di donne in fuoriuscita da percorsi di violenza.
    Per quanto riguarda gli ambiti numeri 2 e 3, sarà data priorità alle proposte progettuali aventi come destinatarie finali le donne che hanno subito violenza.
    Gli interventi dovranno essere implementati in Italia ed includere una o più delle seguenti macro-attività:
    a) attività di prevenzione primaria e contrasto alla violenza, incluse le forme meno note (es. violenza online, violenza subita da donne in fuga da guerre, violenza economica, pratiche lesive, violenza istituzionale, etc.);
    b) interventi volti a promuovere e/o rafforzare le reti e partnership antiviolenza, il loro funzionamento e le competenze dei soggetti che le compongono (organizzazioni della società civile, enti del settore pubblico e/o privato e altri stakeholders rilevanti);
    c) attività di monitoraggio e analisi delle politiche e attività europee e internazionali in materia di prevenzione e contrasto alla violenza maschile sulle donne;
    d) interventi per promuovere l’implementazione e/o l’adozione di norme, regolamenti e sentenze per prevenire e contrastare la violenza contro le donne, includendo anche le forme meno indagate di violenza maschile contro le donne (es. violenza economica, violenza online, pratiche lesive);
    e) azioni di lobby e advocacy per influenzare politiche pubbliche e processi decisionali, riguardanti l’implementazione, la revisione e/o l’adozione di norme e politiche comunali, regionali, nazionali o europee in materia di prevenzione e contrasto alla violenza maschile sulle donne;
    f) attività di ricerca e analisi su forme meno indagate di violenza maschile contro le donne (es. violenza economica, violenza online, pratiche lesive), mappatura degli interventi di prevenzione di tali forme di violenza e/o dei servizi rivolti alle vittime di tali forme di violenza per informare le politiche e le azioni nazionali ed europee in materia di prevenzione e contrasto della violenza maschile contro le donne;
    g) servizi di supporto per donne che hanno subito violenza sensibili al genere e rispondenti ai loro specifici bisogni intersezionali, tra cui consulenza psicologica, sanitaria, legale, attività per l’indipendenza socioeconomica (es. progetti di educazione finanziaria, soluzioni innovative per l’autonomia abitativa), azioni di formazione e mentoring per donne in percorsi di fuoriuscita dalla violenza, ma anche per datrici/ori di lavoro e rappresentanti sindacali per rendere i luoghi di lavoro “sicuri” e liberi da molestie e violenza;
    h) attività di sensibilizzazione e informazione rivolte alla cittadinanza in generale o a target specifici (es. utenti mezzi di trasporto, studenti universitari, avventori/trici di locali pubblici, partecipanti a concerti, tifosi/e sportivi/e, etc.) in qualità di potenziali spettatori/trici di atti di violenza per favorire il riconoscimento di possibili segnali e intervenire per prevenirli; azioni di mobilitazione comunitaria con il coinvolgimento diretto di specifici target group (mediatrici e mediatori culturali, leader di comunità, etc.);
    i) azioni innovative di sensibilizzazione e/o formazione per prevenire e contrastare i pregiudizi e gli stereotipi di genere, in particolare quelli legati alla mascolinità, per cambiare norme, atteggiamenti e comportamenti che possono incentivare, giustificare o minimizzare la violenza, sia offline che online, anche attraverso il coinvolgimento di ragazzi e uomini;
    j) attività rivolte a ragazzi e uomini per prevenire la violenza contro le donne, inclusa la possibilità di recidiva.

A chi si rivolge

Sia il soggetto responsabile che il partner dovranno rientrare in una delle seguenti categorie in aggiunta ai criteri specifici di ammissione:
• Enti del Terzo Settore (ETS) non societari così come definiti dal D. Lgs. 117/2017 Codice del Terzo Settore e successive modifiche;
• Fondazioni, associazioni riconosciute e non riconosciute, comitati, non ETS (artt. 14-39 c.c.).

Spese Ammissibili

Le spese relative al progetto realizzato tramite il contributo sono ammissibili quando:
a) Realmente sostenute e chiaramente riferibili al progetto
b) In linea con il budget approvato e in particolare con le finalità e i contenuti del progetto presentato e approvato
c) Riferibili temporalmente al periodo di attuazione del progetto (dalla data d’avvio alla data di conclusione del progetto)
d) Giustificate da fatture, o equivalenti, leggibili e fiscalmente validi
e) Sostenute dai soggetti del partenariato indicati nel formulario di progetto approvato.
f) Le spese di trasferta (trasporto, vitto e alloggio) sono riferibili solamente alle persone che prendono parte alle iniziative del progetto
g) L'IVA può essere inserita in rendiconto solo se rappresenta un costo per l'ente (SR o Partner) quindi se è totalmente o parzialmente indetraibile
h) Le spese eventualmente sostenute dal partner del progetto andranno documentate con le stesse modalità previste per il soggetto responsabile.

Dettagli fondo perduto

Toscana, Molise, Marche, Abruzzo, Umbria, Veneto, Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Campania, Italia, Sicilia, Emilia-Romagna, Trentino-Alto Adige, Sardegna, Liguria, Puglia, Valle d'Aosta, Lombardia, Lazio, Calabria, Piemonte
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SoPr1108

Specifiche

Dotazione:
Disponibile per tutti i piani pro
Scadenza: 
6 luglio 2024

Quanto finanzia

Richiesta minima:
Disponibile per tutti i piani pro
Richiesta massima:
Disponibile per tutti i piani pro

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Descrizione del Bando

Bando per azioni volte al contrasto alla violenza di genere

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Spese Ammissibili

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Toscana, Molise, Marche, Abruzzo, Umbria, Veneto, Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Campania, Italia, Sicilia, Emilia-Romagna, Trentino-Alto Adige, Sardegna, Liguria, Puglia, Valle d'Aosta, Lombardia, Lazio, Calabria, Piemonte
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